Hai visto il Colosseo, ma non hai visto il Colosso, perché non c’è più. Infatti, nelle vicinanze era presente una statua colossale di Nerone in bronzo, poi trasformata nel dio-Sole. Il sito del basamento della statua colossale dopo lo spostamento è adesso segnato da un moderno basamento in tufo.
In contrapposizione ai passati cristiani va anche ricordato che l’anfiteatro, il più grande dei templi pagani rimasto dopo la cristianizzazione di Roma, fu la sede preferita dei demoni e dei riti ad essi rivolti, secondo le leggende medioevali. Lo stesso nome del monumento sarebbe derivato dal fatto che i sacerdoti pagani mostravano al popolo il principale fra i loro idoli-diavoli e chiedevano ai presenti: “Colis eum?”, lo adori?, donde il nome di “Coliseum”. La potenza di questo mondo passa e i colossi o scompaiono o resistono come imponenti vinti.
Salendo la Via Sacra avrai avuto un brivido di profonda emozione. Di qua è passato il corteo trionfale carico del bottino del tesoro del Tempio di Gerusalemme con cui è stato costruito il Colosseo. Come non ricordare qui le lacrime di Cristo sulla città santa: “Quando fu vicino, alla vista della città pianse su di essa dicendo: «Se avessi compreso anche tu, in questo giorno, quello che porta alla pace! Ma ora è stato nascosto ai tuoi occhi. Per te verranno giorni in cui i tuoi nemici ti circonderanno di trincee, ti assedieranno e ti stringeranno da ogni parte; distruggeranno te e i tuoi figli dentro di te e non lasceranno in te pietra su pietra, perché non hai riconosciuto il tempo in cui sei stata visitata». Osserva con attenzione i bassorilievi dell’Arco di Tito e piangi pure tu, o almeno sentiti più ebreo che mai, in sintonia con nostro Signore.
Giunto in cima osserva in lontananza lo spettacolo di un Impero che dopo aver dato la legge al mondo intero con il suo diritto romano, adesso si presenta come l’involucro rovinato della crisalide che ha spiccato il volo introducendosi nel cuore del mondo fornendo l’idea di persona.
Sei sul Palatino. Roma è sorta qui, proprio su questo colle. In effetti, anche se non ce ne rendiamo conto, è una delle zone più sacre della città. Qui i ricordi in assoluto più antichi. Ed era una zona in cui era chic, per i Romani, avere la loro residenza. Qui la famosa casa di Cicerone, quella per cui scrisse, dopo la sua distruzione, l’orazione Pro domo sua, qui le case o ville di tanti altri eminenti personaggi. Qui la casa di Augusto, che la volle vicino al Lupercale, grotta che si rifà direttamente alla leggenda dei due gemelli. Tutte le strade portano a Roma e Roma è il centro del mondo cristiano e cattolico.
Poche volte avrai vissuto una trasformazione così profonda nell’animo partendo dall’amore per la legge alla legge dell’amore.